DEDICA
Dedico questo modesto lavoro ai miei genitori e la mia
famiglia, che mi hanno sostenuto moralmente durante ben quattro anni di
laurea.
Lo dedico anche alla mia Beatrice, che era sempre presente quando
avevo bisogno di Lei.
Senza dimenticare tutte i fanciulli della famiglia, Mohand
cherif, Iman, Asma, Islam, Ithri, Hani.
IDIR
Alla mia famiglia, ad amici ed amiche, che hanno condiviso
assieme a me questi anni e partecipato, con entusiasmo, alla preparazione di
questo modesto lavoro.
YOUCEF
INTRODUZIONE
Il Duecento fu un secolo particolarissimo nella cultura
europea, un secolo in cui mondo arabo e mondo cristiano vennero a contatto in
molte aree mediterranee; questo contatto, che in alcuni casi (probabilmente il
più delle volte) era uno scontro violento tra due civiltà, che si
ritenevano diversissime e che quindi si guardavano con odio e sospetto, in
altri casi si trasformava invece in una proficua collaborazione, che portava a
quel fenomeno, che purtroppo non si è più verificato in seguito,
definito «trasmissione di cultura», grazie al quale gli europei
poterono fare quel salto di qualità che riportò la filosofia in
Europa, con la nascita della Scolastica. Gli Arabi infatti riportarono in
Occidente la cultura e il pensiero greco, che essi, dopo la caduta dell'Impero
Romano, avevano provveduto a conservare e, in alcuni casi, a sviluppare. Si
crearono quindi molti centri di studio, soprattutto nella Spagna di re Alfonso
X il Savio e nella Sicilia di Federico II, nei quali i testi islamici venivano
tradotti e studiati. Dante si trovò ad operare in questo periodo ed in
questo contesto ed è perciò probabile che anche lui, nella
composizione dei suoi lavori non solo, del suo capolavoro, la Divina Commedia,
ma anche delle cosiddette «opere minori» abbia risentito di quella
«moda musulmana» che aveva contagiato l'Europa.
Si puo parlare nuovamente di un vecchio tema, l'influsso
islamico sulle opere di Dante come la Divina Commedia alla fin del secolo XIV.
Pur si concorda nel ritenerla il prodigio della letteratura Europea e il
più raffinato racconto cristiano europeo, ci interessa ricercare a che
punto il testo addebitabile a fonti islamici arabe.
Il problema degli elementi islamici arabi nelle opere di Dante
sopratutto nella Divina Commedia può trovare una soluzione considerando
la poesia una cartina al tornasole dell'epoca in cui la cultura europea
cristiana non era dissociata o chiusa rispetto alla cultura del mondo
islamico.
In altri parole la Divina Commedia, oltre a riflettere la
condizione politica, religiosa e culturale di Firenze e dell'Italia, ci svela
anche che l'Europa stava sotto il primato della cultura islamica nell'arduo
tentativo di dar vita a l'una sua identità culturale.
L'orientalista spagnolo Asin Palacios osserva gli influssi
islamici dividendoli in tre gruppi :
Il racconto dell'ascensione notturna di Muhammed «
pace e benedizione di Dio su di Lui «
( Isra' e Mi'râj) Corano XVII ,1 e LII ,1 e
8.e la tradizione profetica in particolare nelle compilazioni di
Bukhârî e Muslim (secolo IX.) e anche le storie popolare e le opere
letterarie ; la letteratura islamica parla del viaggio notturno nel libro
di Muhy Ad-Din-Ibn Arabi (mistico Andalusiano mori in 1240) e l'Epistola del
perdono del poeta Abu al'Ala al-Ma'arri .
Lo scritto di Palasios sollevò una violenta polimica
negli ambienti culturali e accademici europei, e gli studiosi si divisero in
due fazione contraposti. la diatriba inziata negli anni venti sarebbe potuta
durare fino ad oggi se non fosse stato per la scoperta di una traduzione
francese e latina del racconto del Mi'râj intitolato la escala de Mahoma
risalente al secolo XIX. Gli studiosi scoprirono che era stato già
tradotto in lingua casteglina negli anni cinquanta del secolo XIII.
La ricerca moderna ha appurato che Dante fu parecchio
influenzato da questo libro, ma nell'ambito di una sua avversità
all'islam, anche perché la Divina Commedia si ispirava a un sentimento
di inimicizia generalizzato nei confronti di questa religione. La Divina
Commedia è un'opera europea giunta proprio durante l'assimilazione di
elementi culturali islamici arabi, con loro relativa declinazione e
riadattamento. L'obiettivo della nostra tesi è d'illustarare
l'influsso della cultura islamica, sulle opre di Dante in modo particolare la
Divina Commedia.
Nel primo capitolo abbiamo parlato del poeta, e del suo
capolavoro; la sua vita, il rapporto con Dio e la sua amata Beatrice.
Nel secondo capitolo della tesi, un tentativo di gettare una
luce sul fenomeno delle influenze culturali arabo-islamiche sulla Divina
Commedia .
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