Conclusioni
È molto difficile tirare delle conclusioni in un
dominio cosi complesso ed enorme. È estremamente arduo di avere la prova
delle influenze islamiche su Dante e sue opere, come la Divina Commedia,
perché sarebbe necessario provare che aveva fisicamente le fonti.
Noi andiamo verso il diabolica di probatio, la prova
impossibile.in un processo il giudice, obligato a decidere deve in un caso
simili far chiamare le sue proprie convinzioni discese dei dibattiti tenne
durante la procedura. Comunque , questo giudizio rischia di essere influenzato
dalle sue idee e le sue credenze personali. E delle prove possono essere
interpretate così male, ignoto considerato solamente come le semplice
indicazioni.c'è perciò, rischio dell'abuso del potere e
l'ingiustizia, anche se il giudice è della buon fede.
Bibliografia
1-Luigi Valli, Il linguaggio segreto di Dante e dei
Fedeli d'Amore, Luni Editrice, Milano 1994.
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segunda edición, Madrid-Granada, 1943.Trad. ital. Dante e l'Islâm,
Pratiche Editrice, Parma 1994.
4-Abû al `Ala' al Ma`arrî, Risalat al
Ghofran, trad fr. L'Épître du pardon, traduction, introduction et
notes par Vincent-Mansour Monteil, Gallimard, Paris 1984
5-Il Libro della Scala , SE, Milano 1991.
6-V, Proleg., in Etienne Gilson, La philosophie au moyen
age, trad. it. La filosofia nel Medioevo, La Nuova Italia, Firenze
1973.
7-Sana'i, Viaggio nel Regno del Ritorno, Pratiche
Editrice, Parma 1993..
8-Il saggio di Carlo Saccone in conclusione de Il Libro
della scala di Maometto, SE, Milano 1991
9-Dante Alighieri, Vita Nuova
10-Dante Alighieri, La Divina Commedia
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