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Francese, italiano e lingue camerunensi a contatto: indagine sugli errori degli apprendenti d'italiano l2 presso il liceo classico e moderno di maroua

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par Edgar Jr MBIADJEU
Université de Maraoua - Cameroun - DIPES II 2014
  

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3.1.4. Gli strumenti della rilevazione

Una ricerca che voglia darsi i caratteri scientifici deve ricorrere a prospettive di analisi quantitative (statistiche) e qualitative (linguistiche, glottodidattiche, sui processi sociali e culturali), e a un adeguato modello teorico. Un modello concettuale di riferimento che consente, nella fase preliminare e in quella di svolgimento dell'indagine, di sviluppare le ipotesi, orientare la scelta degli oggetti, le modalità della ricognizione, la struttura degli strumenti di rilevazione e, in quella di analisi dei dati raccolti, di guidare l'interpretazione. Come strumenti principali della rilevazione sul campo abbiamo utilizzato due questionari : uno per i docenti d'italiano L2 in Camerun l'altro per gli apprendenti57(*). Poi, un tema per la produzione scritta rivolto agli apprendenti d'italiano del campione. L'obiettivo dei questionari realizzati per l'indagine è di individuare i diversi tipi di errori che commettono gli apprendenti camerunensi d'italiano, mettendo in rilievo la loro importanza nel processo didattico nonché le strategie per gestirli meglio nell'ambito dell'insegnamento/apprendimento dell'italiano L2 nei licei camerunensi. Con l'analisi delle produzioni scritte, si vuole reperire le aree di possibili interferenze che nascono dal contatto con l'italiano, il francese e le lingue locali dei discenti.

3.1.4.1. I questionari

Il questionario che abbiamo usato nell'ambito della nostra indagine, destinato agli apprendenti, si suddivide in due sezioni con un totale di quattordici domande: la prima sezione, «generalità e motivazioni allo studio dell'italiano», ha come obiettivo la conoscenza delle caratteristiche fondamentali del pubblico che si avvicina all'italiano nell'area dello studio. Questa sezione consente di disegnare l'identikit dell'apprendente dell'italiano L2 nei licei camerunensi. La seconda sezione è incentrata sugli errori degli apprendenti e le loro cause e vuole raccogliere informazioni sulle tipologie degli errori che commettono questi studenti nonché sulle cause. Va notato che, questo questionario è stato tradotto in francese per  farlo compilare anche dagli studenti di 4° che hanno ancora una scarsa competenza in italiano allo scopo di aumentare considerevolmente gli informanti e dare ancora più credibilità alla nostra ricerca. Il questionario somministrato agli insegnanti d'italiano L2 che operano nel nostro campione è composto da dodici domande suddivise in due sezioni. In maniera generale, la prima sezione vuole tracciare il profilo dei docenti e la seconda si concentra sulle modalità di gestione dei comportamenti errati.

Le domande sono tutte «strutturate» (Istat, 1989), con una prevalenza di quesiti a risposte fisse predefinite (al rispondente viene lasciato il compito di scegliere tra le risposte possibili quella che meglio si adatta al suo caso personale) su quelli chiusi (nel senso più stretto del termine)58(*) che presentano soltanto due o tre modalità di risposta. L'unica eccezione è la penultima e la terzultima domanda del questionario rivolto ai docenti. Queste domande strutturate consentono un'analisi più facile e rapida dal momento che le risposte possibili sono definite a priori, permettono anche al ricercatore di avere un maggior controllo sull'indagine con la possibilità di indirizzare gli intervistati verso gli elementi che ritiene salienti e rilevanti per gli scopi della ricerca. Facilitano anche il compito del rispondente perché non comportano sforzi eccessivi di elaborazione.

* 57 I due questionari utilizzati durante la fase di ricerca sul campo sono allegati in appendice.

* 58 Notiamo che molti autori tendono ormai ad azzerare la sottile differenza tra domande a risposte fisse predefinite e il caso limite delle domande propriamente chiuse. Tutte le domande strutturate vengono spesso classificate semplicemente come domande chiuse che Dautriat definisce come «(...) quelle in cui i tipi di risposte sono fissati in anticipo dal questionario. L'intervistato non ha né libertà d'espressione, né possibilità di scelta, al di fuori di quelle che offre il questionario».

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