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Francese, italiano e lingue camerunensi a contatto: indagine sugli errori degli apprendenti d'italiano l2 presso il liceo classico e moderno di maroua

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par Edgar Jr MBIADJEU
Université de Maraoua - Cameroun - DIPES II 2014
  

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3.4.1. I vari tipi di correzione

Durante la lezione sono numerose le occasioni (soprattutto nella produzione orale e scritta) in cui l'insegnante interviene per correggere una forma erronea prodotta dallo studente. Per farlo, egli pu? scegliere diverse strategie a seconda che si vogliano dare più informazioni a chi ha commesso gli errori (e a seconda del tempo e dell'impegno che pu? offrire). In questa sede, cercheremo di presentare i vari tipi di correzione a cui l'insegnante d'italiano in Camerun pu? far ricorso durante un intervento didattico.

3.4.1.1. La correzione nella produzione orale

La correzione nella produzione orale indica un complesso di strategie e comportamenti messi in atto dall'insegnante durante l'interazione in classe con i suoi allievi, allo scopo di curare la comunicazione laddove questa sia insufficiente o inaccettabile. Sono modalità di correzione che preservano il flusso del discorso, per cui è bene che l'insegnante ne tenga conto. Fra queste modalità di correzione possiamo annoverare:

3.4.1.1.1. La correzione immediata da parte dell'insegnante

Si parla di correzione immediata quando l'insegnante interviene immediatamente nel momento in cui l'errore viene fatto dallo studente. Se prendiamo questo mini-dialogo dove in classe si sta lavorando sulla forma del futuro semplice e il suo utilizzo (Cfr. Mezzadri, 2003):

Insegnante: Cosa farai l'estate prossima?

Studente: Ancora non lo so. Forse anderò a Firenze a fare un corso di italiano e...........

Insegnante: Non ti ricordi? Andrò non anderò.

Studente: Ah, giusto... e spero di conoscere molte ragazze italiane.

Viene fuori da questo esempio che, l'insegnante si comporta in modo in parte scorretto e in parte inopportuno in questo frangente. L'intervento è scorretto perché risulta punitivo nei confronti dello studente, accusato di non ricordare: gli viene fatto pesare l'errore. Il clima che ne risulta non è certo positivo e sereno. Prova ne sia la risposta dello studente che continua senza nemmeno ripetere la forma verbale sbagliata: la ripetizione invece può servire a consolidare la forma corretta ed eventualmente risolvere il problema se esso è di natura fonologica. Non viene data la giusta rilevanza all'autocorrezione. Tuttavia la correzione immediata da parte dell'insegnante non è di per sé negativa se fatta in maniera non punitiva, cioè senza l'aggravante del commento «Non ti ricordi?». Ad esempio può essere utilizzata quando non vi è tempo per una correzione più articolata e lunga o quando l'insegnante vi viene costretto dall'intervento di un altro studente che chiede delucidazioni avendo notato l'errore oppure se l'insegnante non è convinto che lo studente «debole» possa riuscire ad autocorreggersi (Cfr. Mezzadri, 2003).

3.4.1.1.2. La correzione da parte dello studente

In questo caso il docente interviene, e ritiene opportuno interrompere lo studente, quando l'errore viene fatto per portarlo a prendere coscienza dell'errore commesso. Interviene stimolando l'autocorrezione attraverso un'interruzione verbale («Ah, ah, attento...») o altre strategie non verbali: ad esempio un'espressione facciale corrucciata oppure un segno con una mano per invitare lo studente a fermarsi e riflettere, ecc. Se prendiamo l'esempio citato sopra avremo questo schema:

Insegnante: Cosa farai l'estate prossima?

Studente: Ancora non lo so. Forse anderò a Firenze a fare un corso di italiano e...........

Insegnante: Ah, ah, attento........forse.......

Studente: Ah, è vero... forse andrò a Firenze e spero di conoscere molte ragazze italiane.

(Cfr. Mezzadri, 2003)

Con questo tipo di correzione, è necessario da parte dell'insegnante una costante attenzione e una pronta memoria di quanto è stato non solo «fatto» durante la lezione, ma di quanto è lecito aspettarsi che gli studenti abbiano appreso e acquisito. Altra circostanza in cui questa tecnica può dare risultati opposti è nel caso di abuso dell'intervento da parte del docente, di esagerazione nella correzione. Quindi, l'insegnante deve superare l'ansia della correzione a tutti i costi e della perfezione per poter intervenire in modo selettivo e oculato.

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