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Francese, italiano e lingue camerunensi a contatto: indagine sugli errori degli apprendenti d'italiano l2 presso il liceo classico e moderno di maroua

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par Edgar Jr MBIADJEU
Université de Maraoua - Cameroun - DIPES II 2014
  

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CONCLUSIONE GENERALE

In conclusione, il nostro lavoro intitolato: «Francese, italiano e lingue camerunensi a contatto: indagine sugli errori degli apprendenti d' italiano L2 presso il Liceo Classico e Moderno di Maroua», ci ha offerto l'opportunità di riflettere non solo sull'importanza dell'errore nell'acquisizione di una seconda lingua ma anche sulle modalità di correzione e le strategie di gestione degli errori nell'insegnamento/ apprendimento dell'italiano L2 in Camerun. Come noto da tutti, l'acquisizione di nuove competenze da parte dello studente chiama in causa il concetto di errore. Ci? non significa che l'errore debba essere visto come un evento negativo. Pu? al contrario, trasformarsi in un'opportunità per l'apprendimento. Questo vale per l'insegnamento dell'italiano in Camerun dove nel processo di apprendimento da parte di studenti camerunensi, dal contatto tra il francese, le lingue locali e l'italiano, nascono delle interferenze che molte volte determinano l'emergere di errori linguistici nella lingua target. Di fatto, il nostro obiettivo nell'analizzare la situazione della lingua italiana nello spazio sociolinguistico camerunense, affrontando non solo la questione della sua diffusione ma, specificatamente il problema degli errori linguistici e pragmatici derivanti dal contatto con le lingue locali. Per la raccolta dei dati da analizzare, abbiamo scelto come luogo di ricerca il Liceo Classico e Moderno di Maroua. Il nostro lavoro è stato elaborato in tre capitoli.

Nel primo capitolo, abbiamo fornito un quadro, sia pure non esaustivo, delle varie teorie che hanno cercato di descrivere cosa è e come avviene l'apprendimento di una seconda lingua e delle riflessioni condotte sulle modalità e sulle caratteristiche dell'apprendimento in genere e di quello linguistico in particolare. Ci siamo limitati, in questa sede, a descrivere quelle pertinenti all'argomento che ci siamo proposti di approfondire. Inoltre, questo capitolo ci ha permesso di presentare un quadro delle ricerche sull'italiano in Camerun. Abbiamo descritto in maniera generale le più rilevanti indagini che sono già state svolte relativamente alla diffusione e alla didattica dell'italiano in Camerun allo scopo di sfruttare i dati relativi alla didattica dell'italiano in Africa e in Camerun in particolare; e di tracciare un quadro sinottico di ciò che emerge dalla letteratura scientifica dell'italiano in Camerun. Alla fine di questo capitolo, abbiamo notato che, rispetto al passato dove si registravano in Camerun un numero relativamente basso di corsi, di docenti e di apprendenti d'italiano (una situazione dovuta soprattutto al minor interesse dei camerunensi a quell'epoca per la «bella lingua»). Oggi, la costante crescita della lingua italiana nel nostro paese ha attirato l'attenzione degli esperti di glottodidattica nonché quella di coloro che si interessano di diffusione dell'italiano L2 fuori d'Italia.

Il secondo capitolo ci ha permesso di presentare la situazione dell'insegnamento dell'italiano in Camerun, di mettere in risalto la specificità di tale paese sul piano linguistico, le modalità di diffusione e di insegnamento dell'italiano e i problemi legati all'insegnamento dell'italiano L2. Da questo capitolo, abbiamo notato che, gli accordi bilaterali tra l'Italia e il Camerun hanno stimolato il rafforzamento delle politiche linguistiche e l'aumento dei corsi di italiano nei centri linguistici, nei licei e nelle università statali. Per?, al termine di questo capitolo abbiamo osservato, rispetto alla diffusione e all'insegnamento dell'italiano in Camerun, che molto rimane ancora da fare per migliorare la qualità della didattica nel nostro paese e il livello di competenza dei giovani apprendenti d'italiano. Uno dei principali problemi da risolvere rimane quello della progettazione di materiali contestualizzati che tengano conto dei reali bisogni formativi dei discenti nonché delle caratteristiche intrinseche del contesto locale.

Il terzo capitolo è stato realizzato grazie alla somministrazione di un questionario ai docenti e agli apprendenti che operavano nel liceo in cui è stata svolta l'indagine. L'analisi e l'interpretazione di questi strumenti di rilevazione ci hanno fornito informazioni sull'identikit dell'apprendente d'italiano che abbiamo incontrato durante la nostra ricerca sul campo, e sulle modalità di gestione dei comportamenti errati da parte dei docenti.

Al termine della nostra ricerca viene fuori che, in base alla nuova lingua che studia e sta imparando, l'apprendente commetterà delle infrazioni perché le influenze lineari e cumulative delle conoscenze già apprese precedentemente non saranno rielaborate, bensì, saranno conservate e trasferite così come sono. Questi automatismi sono tali che l'apprendente ha, molto spesso, la tendenza a calcare, cioè a copiare modelli linguistici in una maniera spontanea e irriflessa. Percepita e definita come produttrice d'infrazioni a una norma linguistica della lingua di studio, l'interferenza conduce inevitabilmente l'apprendente a commettere degli errori che rallentano l'evoluzione del suo apprendimento. Ancora più grave è la situazione in cui questi errori diventano sistematici e si «fossilizzano», nel senso che l'apprendente si ferma ad un certo livello di competenza e non progredisce più. In questa prospettiva, l'errore diventa quindi molto utile al discente perché gli permette di controllare e di verificare le proprie ipotesi formulate e di constatare i limiti delle regole che ha ricostruito. Agente attivo che sviluppa delle attività mentali costanti per tentare di migliorare le sue competenze linguistiche e comunicative, l'apprendente commette degli errori, la cui tipologia e la cui importanza costituiscono una fonte di informazione molto ricca per gli insegnanti e i formatori. Esse saranno le pause necessarie dentro i sillabi istituzionali e gli insegnanti potranno perciò capire quali tappe di apprendimento sono state attraversate dall'apprendente e qual è la natura delle difficoltà che incontra. Detto questo, la correzione, oltre ad essere un atto «terminale», perché è un giudizio, si trasforma in aiuto per apprendere, un modo di fornire all'apprendente informazioni rilevanti per aggiustare le proprie ipotesi, un aiuto a «notare la differenza» tra il proprio sistema interlinguistico e la lingua d'arrivo. Acquisisce quindi importanza il ruolo dell'insegnante, il quale deve avere l'abilità di intervenire al momento opportuno e nella giusta misura per correggere una forma erronea.

Tuttavia, siamo consapevoli che uno dei limiti di questo lavoro è il fatto di aver lavorato su un campione ristretto. Ci auguriamo che, in futuro, altri studi del genere siano effettuati su scala nazionale per avere un quadro completo della situazione o trovare altre soluzioni per il miglioramento della qualità dell'insegnamento dell'italiano L2 in Camerun.

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APPENDICI

Appendice1: I questionari somministrati ai docenti e ai discenti

Appendice2: Il corpus della produzione scritta per i discenti

Appendice 3: Il programma ufficiale d'italiano del primo ciclo nei licei camerunensi

Appendice 4: Il nuovo programma d'italiano presso la Scuola Normale Superiore di Maroua

QUESTIONARIO SOMMINISTRATO AI DOCENTI

Il questionario che Le viene sottoposto è incentrato sugli errori fatti dagli apprendenti di italiano in Camerun; e il suo scopo è di mettere a fuoco la loro importanza nel processo didattico, e proporre alcune strategie per gestirli meglio nell'ambito dell'insegnamento/apprendimento dell'italiano L2 nei licei camerunensi. Il questionario è anonimo e non ci sono risposte giuste o sbagliate.

Sezione 1: Dati generali

1.1. Esperienza nell'insegnamento dell'italiano L2:

meno di 2 anni

più di 2 anni

più di 5 anni

1.2. In che classe insegna l'italiano?

4eme

3eme

2nd

1.3. Qual è il motivo principale che spinge i Suoi studenti a studiare l'italiano? (indicare una sola risposta)

proseguire gli studi universitari in Italia

lavorare in Camerun

arricchire il bagaglio linguistico-culturale

per curiosità

altro, e precisare .........................................

1.4. Livello dei suoi apprendenti:

principiante

elementare

intermedio

avanzato

1.5. Ha mai partecipato a seminari dell'italiano destinati a docenti?

s?

no

1.6. Se s? indichi:

Luogo: ...............................................................................................................................................

Titolo: ..................................................................... ..........................................................................

Anno: ...............................................................................................................................................................

Sezione 2 : Gli errori degli apprendenti e le strategie di correzione

2.1. Quali sono i tipi (almeno due) di errori fatti dai suoi apprendenti ?

errori linguistici

errori pragmatici

errori di interferenza con altre lingue

2.2. Questi errori La aiutano nel processo didattico ?

no

s?

2.3. Quali sono le strategie che adotta per correggere gli errori degli apprendenti?

correzione immediata

stimolare l'autocorrezione

la correzione del gruppo coinvolgendo gli altri studenti

2.4. Secondo Lei tutti gli errori vanno corretti ?

Se s?, perché? ....................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................

Se no, quali sono gli errori che non vanno corretti?.....................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................

2.5. Quali tipi di errori devono essere corretti nel contesto camerunense? e perché?

............................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................

2.6. Secondo Lei quali sono le strategie che potranno aiutare i docenti a gestire meglio o a ridurre gli errori degli apprendenti di italiano?

seminari o corsi di aggiornamento destinati a docenti

lavoro in sinergia con altri docenti di lingua

una valutazione costante (formativa) degli studenti

altro, e precisare ................................................................................

Grazie della collaborazione !

QUESTIONARIO SOMMINISTRATO AGLI APPRENDENTI

Questo questionario è rivolto agli allievi delle classi di 3eme e 2nd del Liceo Classico e Moderno di Maroua. Il suo obiettivo è di individuare i diversi tipi di errore che commettono gli apprendenti di italiano in Camerun, e di evidenziarne le cause. Lo scopo ultimo del questionario è di proporre alcune tecniche che potrebbero aiutare in futuro i docenti a gestire meglio gli errori degli apprendenti di italiano in Camerun. Il questionario è anonimo e non ci sono risposte giuste o sbagliate.

Sezione 1: Generalità e motivazioni allo studio:

1.1. Età:

meno di 12 anni

tra 13 e 14 anni

tra 15 e 17 anni

* 72 Ultima consultazione delle risorse reperibili in rete: 03. 03. 2014.

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